18 Dicembre 2024

“Ecco l’acqua anche per te, Al … Avete fatto conoscenza, di cosa parlavate?” Chiese un po’ allarmata dalla condifenza che intravedeva fra Annetta e Al.
“Dicevo alla tua amica che è troppo magra…” disse Al ridacchiando.
“Già… più o meno mi dava consigli ginnici.” Gli fece eco Annetta che cercò di rassicurare l’amica che non era in atto nessun tipo di manovra seduttiva.
Michi raggiante considerò le parole di Al un chiaro segnale di apprezzamento verso le sue curve. “Sì, è vero Annetta. Te lo dico sempre che devi diventare più pienotta per piacere agli uomini.” Michi incorniciò la frase con un’occchiata eloquente ad Al.
“Grazie Michi dell’acqua. Ricambio invitando entrambe domani al Cafè du chic così potrete assaggiare la buonissima torta di mele!”
“Sì per me va benissimo! ” disse Michi.
Annetta era sul punto di replicare, ogni scusa era valida per mangiare dolci, ma fu fermata da Michi che aggiunse : “Peccato che Annetta non potrà venire le hanno dato in ufficio un incarico pesante. D’altronde è la più brava. Essere efficiente ha i vantsggi e svantaggi.
“Quindi a domani Michi e alla prossima, Annetta.”
“Sì, certo alla prossima. Grazie comunque.”
Lui capì la manovra di Michi, ma non era preoccupato, avrebbe approfittato dell’uscita con Michi per carpire informazioni su Annetta. Annetta dopo poco disse all’amica: “andiamo. fatti un minimo desiderare, hai ottenuto l’uscita. Pensi di rimanere qui e chiudere il circolo?”
“Sì, hai ragione. Ho tutti i muscoli indolenziti.”
“Del viso sicuro. Con le facce sexy che dipensavi ad Al ogni volta che ti parlava …” ironizzò Annetta.
“Hai semrpe da ridire!”
“Mi hai levato la possibilita di mangiate la torta di mele…”
“Ho gia tollerato il fatto che stavate chiacchierarando amichevolmemte. È l’occasione perfetta per sedurlo!”
“Felice se ho contribuito alla causa. Come minimo dovrai comprarmi una fetta di dolce”

Quando le ragazze uscirono Al e gli amci cominciarono a commentare.

“Michi sazia e Annetta stuzzica… da giorcarci i sensi” disse un tizio alto e biondissimo. Tutti ridacchairono e arrichirono l’argomento con battute piu o meno pesanti. Si davano  gomitate in segno di assenso sguazzando nella loro virilita…
Ad Al, Annetta pareva, un’indecifrabile formula chimica: ogni elemento ben dosato. Labbra ben disegnate, occhi grandi, ma discreti. Sorriso luminoso, muoveva con eleganza le mani e si legava con facilità i lunghi capelli dorati domandoli con una matita. Dolce e distante,
un fascino in spigabile. Michi invece era dirompente.
“Annetta è troppo pertettina e fredda” Sentenziò Al. Il biondo alzò le spalle e disse: “A me non sembra cosi fredda. Ma se lo dici tu che te ne intendi, mi fido. Su amico, alleniamoci un altro po’. Abbiamo parlato troppo di donne oggi.

Così gli amici cominciarono a dimenarsi con i pesi…

Appena uscita dal circolo, Annetta si diresse al Cafè duchic. “Figurati se domani Michi mi compra la torta… vado e ne prendo un bel po’.”

Quando entrò nell’elegante locale, sentì una voce chiamarla: “Annetta!”

“Ciao cugino!” Esclamò Annetta con entusiasmo. Il Marchese ducojonis si avvicinò e l’abbracciò affettuosamente.

“Torta di mele, vero?”

“Sì!”

“Per piacere, Andrea impacchetta una torta intera per la mia cuginetta. Segna tutto a nome mio.” Disse Poldo al cameriere in livrea.

“Grazie… ma”

“Nessuna grazie. Ti pare che ti faccio pagare. Che volgarità, un marchese che non offre.”

“Come mai qui?” Chiese Annetta.

“Ho un appuntamento con Vale Sprezzantin. Lo so non mi guardare così, è una cafona arricchita ma è brava a organizzare eventi. Non ti sarai mica dimenticata del mio party?”

“No, certo!”

“Senti il menù, ho bisogno della tua approvazione. Semplice ma  con slanci ricercati: tagliolini al tartufo bianco, zuppa di funghi, pasta e fagioli piccante. Dolce al cacao fondente…che ne dici?”

“Approvato!”

“Grazie Andrea… guarda mia cugina: innocente bellezza di un ciclamino. Anima della femminilità di classe …”

“Andrea, lo scusi deve aver bevuto troppi bicchieri di vino.”

“Nemmeno uno, signora. Ha ragione suo cugino.” Disse Andrea con deferenza.

“Come vedi…” disse il Marchese. E aggiunse: “Cosa hai fatto oggi”?

“Ho accompagnato Michi al circolo Virilman che è riuscita a ottenere un’uscita con Al debonus …”

“Non mi dire? Domani? Bene, sì… perchè tra poco arriva Vale e non mi piacerebbere assistere a una grossolana scenata di gelosia fra figlie del popolo che si litigano un borghese.”

“Poldo! Non essere così altezzoso, tu sei buono e generoso.”
“Sai com’è con l’età… si diventa più brutali. Vale non ha dimenticato Al, anche se fatico a credere chi siano stati davvero insieme.” Disse Poldo dubbioso.
“Forse hanno avuto una relazione prima che li conoscessi.”
“Lei è ancora gelosa di lui…”

“Non so se Vale sia gelosa o meno, ma penso che Michi abbia tutta l’intezione di non rinunciare ad Al. Poldo io vado…preferisco non incrociare Vale.” Disse Annetta prendendo il pacchetto di torta de mele.
“Hai ragione, anche io ne preferirei farne a meno. Soltanto che preferisco supervisionare di persona, lei ogni tanto fa degli scivoloni, non ha classe. Senza un rigdo controllo temo di trovarmi per casa fiocchi e colori sgargianti.”
Annetta rise e si congedò, lui la salutò con un baciamano di altri tempi. Poi parlando al cameriere disse:”Annetta, ahimè, non troverà mai un uomo degno di lei. Sia perchè oggi tutti guardano al portafoglio, lei ha grandi doti e nessuna dote grande. In un mondo avvelenato e velenoso, le persone buone e vere annaspano. E sia perchè lei capisci tutto e tutti e non casca in vane illusioni.”
Andrea annuì.
Vale Sprezzantin arrivò puntuale: il Marchese era l’unico che reputava più in alto di lei. Da classica codarda soggiogava chi non considerava alla sua altezza ma si faceva dire di tutto da chi ammirava.
“Vale, eccoti. Sempre puntuale.” Poldo si cimentò nel suo consueto baciamano.
“Marchese… come potrebbe essere diversamente.” Si sdilinquì Vale.
“Scusami Vale… ti prego levati quel cappotto
Abbia pietà dei miei sensi raffinati. Che sono quei bottoni tipodichi volanti, quei revers sembrano della ali di un areo a buon mercato…”
“Ma come?Lho comprato da Borghesiachic… lho pagato-”
“Non lo sai che non è prezzo che fa la classe…” Vale.si affrettò a levarsi il cappotto ma…
“Scusami nuovamente ma oggi ti boccio su ttutta la linea.Il golf nuance senza nè arte nè parte. Quei pantaloni attilititi servirà l’acqua raggia per scollarteli! Senti sediamoci altrimenti divento pazzo. Mi raccomando al party… non ti faccio entrare a casa se ti metti qualcosa del genere”
“Scusa Poldo…hai ragione sono poco chic oggi. Facciamo cosi Scgli tu il mio abito. Ho debbo imaparare molto da te.
Decisamente. “Per fortuna ho incontrato Annetta prima di lei, cosi mi sono rifatto gli occhi”. Pensò il Marchese.
Hai ragione, anche io ne preferirei farne a meno. Soltanto che preferisco supervisionare di persona, lei ogni tanto fa degli scivoloni, non ha classe. Senza un rigdo controllo temo di trovarmi per casa fiocchi e colori sgargianti.”
Annetta rise e si congedò, lui la salutò con un baciamano di altri tempi. Poi parlando al cameriere disse:”Annetta, ahimè, non troverà mai un uomo degno di lei. Sia perchè oggi tutti guardano al portafoglio, lei ha grandi doti e nessuna dote grande. In un mondo avvelenato e velenoso, le persone buone e vere annaspano. E sia perchè lei capisci tutto e tutti e non casca in vane illusioni.”
Andrea annuì.
Vale Sprezzantin arrivò puntuale: il Marchese era l’unico che reputava più in alto di lei. Da classica codarda soggiogava chi non considerava alla sua altezza ma si faceva dire di tutto da chi ammirava.
“Vale, eccoti. Sempre puntuale.” Poldo si cimentò nel suo consueto baciamano.
“Marchese… come potrebbe essere diversamente.” Si sdilinquì Vale.
“Scusami Vale… ti prego levati quel cappotto
Abbia pietà dei miei sensi raffinati. Che sono quei bottoni tipodichi volanti, quei revers sembrano della ali di un areo a buon mercato…”
“Ma come?Lho comprato da Borghesiachic… lho pagato-”
“Non lo sai che non è prezzo che fa la classe…” Vale si affrettò a levarsi il cappotto ma…
“Scusami nuovamente ma oggi ti boccio su ttutta la linea.Il golf nuance senza nè arte nè parte. Quei pantaloni attilititi servirà l’acqua raggia per scollarteli! Senti sediamoci altrimenti divento pazzo. Mi raccomando al party… non ti faccio entrare a casa se ti metti qualcosa del genere”
“Scusa Poldo…hai ragione sono poco chic oggi. Facciamo cosi Scgli tu il mio abito. Ho debbo imaparare molto da te.
Decisamente. “Per fortuna ho incontrato Annetta prima di lei, cosi mi sono rifatto gli occhi”. Pensò il Marchese
Chiacchieranso usci il discorso di annetta certo che verra se temi che possa insiadera al ti sbagli. Lei è troppo intelligente per cascare… in illusioni romantiche. E poi Sono in compatibili lei non ha soldi, lui non ha classe. I rcchi Borghesi cercano soldi. I nobili di fatto e d’animo e senza soldi cercano animi nobili.

Segue…

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