Il Segreto delle parole
03 Dicembre 2024
Ozio dal latino otium la sua negazione negotium È un’attività che fa bene alla psiche, alla mente e all’anima perché la vita si vive veramente negli intervalli che riusciamo a ritagliarci fra le incombenze giornaliere. Quando, sì, facciamo ciò che realmente ci piace, ma soprattutto quando non facciamo nulla, a parte pensare…
Gli antichi consideravano l’ozio una condizione “alta” a cui ambire. Non un semplice intervallo dal negotium, la sua negazione. Molti saggi già vedevano la società dell’epoca come un travisamento di ciò che serve all’uomo e all’elevazione della sua anima. Otium inteso come passeggiate meditative, otium intellettuale, prendersi cura della casa (anche se oggi è difficile trovare piacere nel farlo, più abitazioni sono “pezzetti di cielo cementificato”. Ahimè, l’ozio era un privilegio diffuso fra le classi piu ricche. Invero, chi oggi può permettersi di oziare non sa farlo o spreca il tempo extra in cose totalmente innaturali. Ozio oggi, purtroppo, è sinonimo di sfaccendatezza. Invece è un modo per coltivare la propria anima, individualità e umanità. Dare all’ozio un’immagine negativa è un modo per far diventare le persone tutte uguali, uno dei tanti prodotti industriali manipolati.
Che società è quella che usurpa il tempo più prezioso, quello che ci darebbe la possbilità di diventare ciò che siamo, per renderci un grigio gregge incapace di oziare?
Alla prossima parola…