Il tempo di leggere
20 Maggio 2021
Quando diciamo : ”non ho tempo per leggere”, bisognerebbe fermarci a pensare alle cose inutili che facciamo durante la giornate per le quali rinunciamo all’irrinunciabile, cioè la lettura di un libro. Io credo che ogni libro non letto sia un’emozione in meno. Soprattutto se si tratta di un classico.
Cechov, uno dei miei autori preferiti, proveniva da una famiglia povera, lavorava , studiava all’università e scriveva per un giornale, ma trovava sempre il modo di leggere e rileggere i grandi pensatori di tutte le epoche. Non serve una mente superba per sfogliare più spesso qualche pagina di un libro, è sufficiente spegnare la tv e accendere la mente.
La ”pigrizia letteraria” che caratterizza l’epoca attuale non deriva solo dalle faticose e spesso insopportabili incombenze giornaliere , ma è frutto di un inesorabile impoverimento culturale della cosiddetta società moderna. Una società miope che incentiva vanità e superficialità. La cultura, la lettura e l’arte sono gli ”occhiali” che mettono a fuoco il futuro. Le necessità vere. Quello che serve all’umanità: l’essenziale e più attenzione all’anima.
La cultura è pace, è tutela dell’ambiente, è solidarietà. E’ progresso. Quello vero.