Annetta: la sofisticata semplicità di una margherita

16 Marzo 2025

Ti spiego l’amara dolcezza di Annetta: una nobile gatta aliena con un cugino Marchese P. e un amico Principe Al. Lei non sa guidare ma è brava a fare inversione a U quando sente la falsità troppo vicina.
Ha imparato a dire di no con la medesima fermezza dei bambini, teme le alleanze perché sa che da alleato a colonia il passo è breve. Non dà seconde possibilità a chi usa con lei l’ipocrisia. Avverte i numerosi furbi a caccia di ingenui di non sottovalutare la propria preda. Scompone le illusioni con semplici sillogismi per svelarti la realtà dei fatti. Capisce tutto anche troppo. Qualità poco apprezzata. Dà tanto ma se la inganni leva tutto e lascia solo la più blanda e scialba educazione.
Sfugge dal vuoto di relazioni piene di nulla, dalle parole senza profondità e da opinioni superficiali. Non è diffidente per natura, è aperta ma prudente, cosa diversa, perché dà sempre una possibilità all’amicizia. Di credere nel prossimo è felice e se vuoi viaggiare insieme a lei sulla sua lunghezza d’onda sintonizzati sulla verità altrimenti rischi d’inciampare nella trappola che le hai teso. Ogni vibrazione stonata la sente chiaramente, conosce bene la musica, le note e armonie. Ha una lente d’ingrandimento per coscienza, non c’è ombra che non capti, né sfumature per lei invisibili. Cerca gentilezza, sincerità, e non favoritismi. Conosce l’accesso alle corsie preferenziali, ma preferisce le sue vie d’uscita. Scivola sui sintetici tappeti rossi di vanità e ha la terra vera e nutriente sotto i piedi. Cerca da sincera epicurea l’anonimato, per farsi conoscere per com’è e non attirare per chi è. Non vuole attenzioni indesiderate né attirare falsa ammirazione. Così avviene una selezione naturale. Fra chi è sincero che rimane e allontana chi è menzognero e rimarrebbe per falsità.
Le piace la sofisticata semplicità di una margherita, e suo cugino la considera: un ciclamino con radici che affondano nella feconda terra siciliana, bagnata dal nobile mare di Sorrento, e i leggeri petali accarezzati dalla calda brezza eterna di una città fiera, feroce, e d’indimenticabili passioni. Come un cioccolatino al latte con un’anima fondente. Se l’assapori con attenzione la formidabile dolcezza abbraccerà l’intensità e godrai della nota pungente e sfiziosa. Se si prova a sopraffarla in un boccone, fuorviato dall’apparente mitezza, arriva immediata l’amara sorpresa. È una scacchiera su cui frenetiche pedine si muovono insieme ai loro miserrimi giochi. Tollera, se inciampa ignora con il suo glaciale aplomb, d’altronde come disse Totò: “nobili si nasce, e io lo nacqui”.
È pace ma sa scatenare tempesta se avverte il vento dell’inganno. Non provare a navigare nelle sue acque se lealtà non conosci e non tornare più se hai tradito… la Roma di Annetta.

Così per dire, en passant, Annetta. (Diffida sempre delle imitazioni!)