Imboccati e non informati
18 Febbraio 2021
Come ho già detto, la verità può emergere se i fatti vengono separati dalle opinioni, se leggiamo fra le righe delle notizie e se le medesime le guardiamo in controluce. Inoltre, bisogna distinguere fra chi dice la verità e chi finge di dirla. Solo così possiamo informarci. Il processo attraverso cui ognuno di noi si informa, è complesso e spesso incompleto. Non sempre siamo colpevoli di sciatteria, negligenza o indifferenza verso la verità, perché è difficile districarsi fra bugie, bugie verosimili e verità. Siamo da troppo tempo abituati ad essere ‘imboccati’ : cioè a ricevere la notizie dall’alto, prendendole, ingenuamente, per vere o attendibili. Come i pulli -cuccioli di uccelli-appena nati si fidano del cibo portato loro, noi ci fidiamo delle notizie che ascoltiamo o leggiamo e non guardiamo oltre. Non siamo consci che spesso ‘mangiamo’ spazzatura. D’altronde la disinformazione -o l’omissione dei fatti- è una maniera nn violenta per avere il ‘controllo’ del popolo in una democrazia. Edulcorando la verità, si mitigano gli scatti di rabbia e si placano sussulti d’indignazione del popolo. E’ sufficiente leggere i titoli dei giornali e diventa chiaro ciò che cerco di dire. Si dà risalto a notizie di piazzamenti o rimpiazzamenti di interessi politici, esaltando uno schieramento o l’altro, s’ignorano o si mettono in poca evidenza fatti più rilevanti per le persone. Incluse le violenze sui bambini o le donne, sempre più diffuse.Colgo l’occasione di ringraziare la trasmissione Report che non finge di dire la verità, la dice. Anche se sembra che interessi a pochi. La verità è certamente difficile da metabolizzare, ma non dimentichiamo che le bugie, invece, intossicano.