Pura Seta
18 Dicembre 2024
Al lanciò un’occchiata furtiva al letto,le lenzuola di seta e il suo peluche.
Sarebbe a tornato subito al calduccio.”Purtroppo non posso.” Pensò con amarezza.Si cambiò velocemente e indossò la sua consueta ‘mise d’ufficio’: giacca blu, pantaloni grigi e cravatta pied de poule grigio e blu.
Arrivato in ufficio, le segratarie “riccioli di burro”, come al solito, si squagliarono al sensuale “buongiorno” di Al debonus.Tutte rigorosamente in tailleur grigio e camincia di seta blu chiaro.
“Le sue tartine al caviale sono già sulla sua scrivania e …” disse una di loro.
“Si, lo so.Mi hanno chiamato in tante.Passatemi tutte le telefonate di donne e di affari.”Replicò Al mentre con un paio di falcate entrò nel suo ufficio.
Nel frattempo.
Michi L’illusa si cambiava l’ennesimo completo ginnico nello spogliataio del circolo VirilMan frequentato da Al.
“Che dici? Quale metto?”Chiese Michi all’amica Annetta Pacedeisensi che disse “le curve vanno delineate e non esibite, quindi direi quello blu.”
“Dici che sono troppo succinta?”
“Sembri nuda…”
“E va bene, seguirò i tuoi saggi consigli.Adesso andiamo che è tardi.”Disse Michi.
“Perchè il famoso Al debonus è arrivato?”
“NO! Verrà nel tardo pomeriggio.”
“COSA?! Mi hai trascinato qui praticamente all’alba e lui apparirà la sera!”
Dopo poco entrò Al. Michi discretamente avvertì Annetta che era impegnata a fingere di allenarsi. Lei si girò verso Al. Effettivamente era piuttosto notevole. Arrossì leggermente quando lui le sorrise . “Buonasera, ragazze… Michi sei in forma!”
“Grazie!” Esclamò lei con eccessivo entusiasmo.
Annetta guardò l’amica come a dire “che complimento… si è sprecato.” Pensiero che svelò a Michi una volta che Al si allontanò per salutare gli amici muscolosi quanto lui. Fra risate e battute su chi era più altetico, Al afferrò i pesi e digrignando i denti dalla fatica cominciò ad allenarsi.
“Su Annetta, cosa poteva dirmi di più? E tu che mi dici delle tue guance paonazze…?”
“Nulla! Mi vergogno di come lo guardi. Hai gli occhi che sembrano dei lancia fiamme! Lo sai… io ho raggiunto la pace dei sensi.”
“A me non sembra…” disse dubbiosa Michi.
“Se ti va ti consegno la chiave della mia cintura di castità!”
“Che scema! Senti… il suo profumo. Ha il dopo doccia Muscoli Seducenti.” Disse Michi annusando l’aria.
Annetta ridacchiò e disse con sconcerto:”Scusa? Muscoli cosa?!”
“Non conosci le fragranze : Muscoli seducenti, Muscoli piccanti e Muscoli arroganti?”
“Temo di no…” disse Annetta con ironia.
“Peccato… parlando di cose serie. Vedi come mi guarda?”
“No.” Disse Annetta divertita.
“Smettila di scherzare! Com’è sensuale quando si allena… Se tanto mi dà tanto…” disse Michi con voce piena dell’attrazione per Al debonus.
“Non combina nulla…” Annetta interruppe con la sua graffiante ironia le galoppate immaginarie e illusorie dell’amica.
“Uffa! Come sei…”
“Realista?” Disse Annetta con sorriso pungente.
“Non capisci nulla di uomini!” Esclamò l’amica esaperata.
“Magari troppo… appunto ti arrabbi.”
“Inutile replicare!
“Già…”
Al, nel frattempo, lanciava occhiate furtive ad Annetta. Se lei casualmente le intercetteva, lui abbassava immediatemente gli occhi. Non sapeva perchè. Solitamente si crogiolava nell’affascinare le donne, amava verificare la sua capacità seduttiva per poi vantarsi con gli amici. Invece con quella ragazza che non conosceva, di cui non sapeva nemmeno il nome, era diverso. La temeva quasi. Era una sensazione inconscia a cui non sapeva dare un nome e nemmeno una motivazione. Ascoltava a tratti la discussione fra amiche. Captò qualche battuta ironica, trattenne a fatica le risate, non voleva far capire che seguiva il discorso. E poi acciuffò una frase di Annetta che suonava più o meno così “le realzioni sono basate su equivoci. Nessuno è sincero, nessuno sa chi è e nessuno vuole capirlo…” Lui rimase spiazzato, fu uno schiaffo alla coscienza.Michi, invece, ascoltava distrattamente le riflessioni dell’amica, la bloccava di tanto in tanto chiedendole cose senza senso. Al era indispettito, cercava sentire e comprendere a cosa alludesse quella donna tanto sofisticata quanto di una semplicità disarmante.
Dopo un po’ sentì dire a Michi: “vado a prendere dell’acqua…torno fra un attimo.”
Al Attese con impazienza che Michi si allontasse per poter chiedere qualcosa alla sua amica. Appena Michi uscì, Al, con una scusa, si avvicinò.
“Posso prendere quei pesi?”
“Si certo, sono da non so quanti chili… io non li uso di certo!” Esclamò Annetta.
“Sei nuova?”
“No.”
“Curioso, non mi sembra di averti mai incontrata…io le nuove iscritte le riconosco… soprattutto se-”
Annetta lo interruppe:”Non sono nuova nel senso che non ho nessuna intenzione di iscrivermi.”
Al rise e capì che con lei i soliti complimenti e convenevoli non suscitavano granchè.
“Sei amica di Michi?”
“Direi di sì, venire qui a farle compagnia è un ottimo segno di amicizia.”
“Odi lo sport, eh?”
“Da cosa l’hai capito?”
Lui ridacchiò e disse: “Come ti chiami?
“Annetta. E tu?” Chiese lei fingendo di non sapere nulla di lui. Invece sapeva sin troppo grazie alle accurate indagini dell’amica.
“AL. Un po’ di sport ti servirebbe, sei cosi esile.”
“Sono una donna perciò essere affusolata non è un difetto.”
“No, certo, ma qualche curva in più piace agli uomini. A noi piacciono gli slalom…” Battuta mediocre e Annetta non si fece sfuggire una sua replica.
“Già. Io sono una discesa ripida. Serve un esperto. Chi va a spazzaneve non può apprezzare. E ti informo serve ciccia per avere curve, non muscoli.”
Sdeng.
Al ingoio velocemente la battuta insieme all’acqua che nel frattempo stava sorseggiando.
Trattenne una risata. Annetta era una donna difficile da affascinare. Cosa che lo indispettiva e lo attirava.
“Accetto la sfida. Bene, bene, bene, sinuoso Fuscello…” disse Al fra sè e sè.
“Fidati, ragazza.So anche maneggiare discese veloci.”
“Sì, certo.Mi fido.” Disse Annetta pensando che si era inoltata in un discorso troppo intimo. E non sapeva come si era fatta trascinare in quel turbine di battute un po’ così… demenziali?